Verba manent

Inno alla parola densa e pulsante

Sei una troia
Sei la mia troia
Ti amo
Ti ammazzo
Ti voglio come un eroe atteso e sperato che salvi il lito fine della mia favola
Ti piscerei addosso come a un muro di periferia
Scopami come se non esistessero il tempo lo spazio la morte il dolore il passato il buio
e la luce
Fottimi come un orecchino di bigiotteria
Corrimi come un lampo e una risata sincopata
Accarezzami come l’ultimo vento caldo del primo autunno
Sfregiami con la lama istantanea dei tuoi accenti
perchè la mia immaginazione è di nuovo vergine ogni volta

C’è chi dice che le parole non rimangono. Che le parole non contano. Che contano solo i fatti.

Non è vero.

Perchè parlare è un’azione, come rubare baciare detestare amare scopare accarezzare lavorare correre pisciare cagare mangiare respirare dormire. Parlare.

Perchè una parola non è un grugnito, perchè una parola è la freccia che si conficca dove il legno è più tenero. Non importa che sia il centro del bersaglio, ma è sempre il punto giusto. Con le parole esprimiamo un concetto un’emozione un sentimento una menzogna una verità, un qualcosa di cui neanche noi stessi possiamo dare una definizione razionale e compiuta, eppure le parole si appiccicano addosso a questa massa informe e collosa, e non si capisce se è La Cosa ad attrarle a sé, o se sono loro che cercano La Cosa spasmodicamente, come puttane disperse per il mondo perchè prendano forme, aderiscano a contenitori e contenuti, perchè incantino, perchè feriscano, perchè facciano voltare i passanti esponendo i loro suoni in questo baraccone senza speranze. Le parole scopano la realtà, la penetrano, la muovono. La fanno urlare.
Di piacere o di dolore. La fanno urlare.

Io Voglio. Urlare il mondo di parole.

Perchè se mi dici che mi vorresti scopare adesso dentro il cesso squallido di questo locale, afferandomi i capelli, prendendoti per i fianchi, venendo dentro di me fino a morire, il mio cervello si bagna.

Perchè se mi dici che te ne vai un fiume smette di scorrere.

C’è chi dice che le parole si consumino, che perdano di significato. Ma le parole non sono le pagine. Perchè le parole si ricordano e le pagine diventano polvere d’antiquariato.Prchè le parole non i possono mai ripetere nello stesso modo, m si posono stampare infinite pagine identiche.

Le parole hanno valore a seconda di chi le ha in bocca. Un dente d’oro nella bocca di un cadavere non vale. Più. Niente.

Dire “ti amo”. Oggi. Non. ha. più. un. valore.

Perchè lo dicono tutti, lo dicono cani e porci, perchè è un verso un commiato un addio un arrivederci e un vaffanculo. Perchè è triste non dirlo, pechè è triste dirlo. Perchè si sgualcisce, perchè non passa mai di moda, perchè gallina vecchia fa buon brodo e perchè a caval donato non si guarda in bocca.

Prego.

Dire “ti amo”. Oggi. ha. un. senso.

Che parte alle viscere come una bolla di magma che ribolle e che rischia di detonarmi in pancia di squarciarmi il ventre perchè ti amo è un conato di vita sesso istinto e il tempo è un antiemetico che corrode lo stomaco di rimpianti perchè non ci devi pensare perchè te lo voglio vomitare in faccia perchè sento già l’odore del suo rigurgito marcio che si intasa nel cuore gonfio di sicurezze e secco di brividi perchè se non lo dico mi ucciderà mi ucciderò lo dico perchè ti amo non c’è ma mi si cicatrizza dentro è la parte di pelle più sottile che fa intravedere il mio nudo il mio scarno animo vuoto e il sangue scuro del mio animo pieno. Perchè se non lo dico e oggi non torna mi tirerà indietro mi farà ricadere nella polvere dei miei passi fatti troppo di corsa per scappare dalla terra che cade e mi rincorre, perchè sono parole per un numero finito di persone, perchè se non lo dico tu non lo saprai mai perchè se non me lo dici cadrò dalle tue mani perchè ne ho bisogno perchè mi hanno insegnato a sognarlo ma l’avrei sognato comunque e lo voglio gridare ogni volta che lo sento spingere. Perchè dire “ti amo” è un diritto per cui voglio lottare.

Grazie.

8 commenti

  1. Commento di Fabio on Ottobre 10, 2008 9:28 am

    “amore” è solo una parola, è l’interazione che essa comporta… si diceva in Matrix.

    e’ una analisi corretta, infatti le parole dette con “passione” e supportandole con gesti, toni ed azioni hanno un senso che rimane nel tempo.
    Nel caso in cui vengono dette senza avere a corredo il giusto “condimento” non significano nu bel nulla!

    Le parole possono rimanere impresse indelebilmente nella mente delle persone a condizione che si ascoltino (e non solo si sentano) e si capiscano e soprattutto che abbiano un senso…

    quindi.. grida al mondo il tuo stato d’animo..

    ;)

    ma..

    “non mi devi giudicare male…
    anch’io ho tanta volgia di gridare.
    Ma è del tuo coro che ho paura…
    perchè lo slogan… ” ( …proseguite da voi… Daniele Silvestri - Volgia di giridare)

    Ti posso anche dire però che persone come me, apparentemente estroverse, hanno difficoltà ad eseprimere parole con un senso profondo, forse proprio perchè le parole spesso non esprimono perfettamente ciò che una persona sente dentro e limitano il sintimento costringendolo in scatole o definizioni con la logica conseguenza catalogarle.
    In più se che le sente, come dicevo prima, non le ascolta e non le capisce, possono creare disguidi che spesso cancellano in un attimo le parole appena dette..

    Personalmente preferisco “vivere” i momenti ed, al massimo, analizzarli e definirli in seguito…
    sempre se non voglio lasciare la questione un alone di “mistero” o di “mito”…
    ma anche questo porta a problemi… è la vita!
    ;)

  2. Commento di Ste on Ottobre 10, 2008 2:07 pm

    Il suo Ti Amo dopo più 20 anni per dire quello che c’era sempre stato e che sempre ci sarà. Io credevo di non averne bisogno ma non era vero, sentiglielo dire è stato come togliere una diga all’altezza del cuore, è stata una conferma, un finto segreto svelato.

  3. Commento di Sophieboop on Ottobre 10, 2008 9:22 pm

    Non so quanto questo mio commento sarà sensato. Ti racconto come la vivo io. Io VIVO attraverso le parole, proprio perchè la parola, non è solo il suono delle lettere a-m-o-r-e, ma è il suo più tutto il mondo che questi suoni, uniti dalla voce, trascinano con sé. Le parole mi scuotono profondamente, provocano terremoti emotivi. Certo, poi nella vita quotidiana, spesso, ci si lascia andare alla convenzione e forse si usano con più…leggerezza, ma ci sono frasi, ci sono parole, che quando parlo, quando scrivo, quando ascolto, mi sembrano tanto dense da bucare l’universo. E vivere attraverso le parole, non significa non vivere i momenti, ma essere capaci di trasporli, di comunicarli, di esprimerli con tutto il loro corredo emozional-emotivo. Le parole mi liberano, invece di costringermi, perchè nessuno mi dirà mai quante posso metterne insieme, nè come. Questo è il mio modo, ognuno ha il suo, e questa diversità è una cosa meravigliosa. Non ho paura di parlare, o di rimanere in silenzio. La cosa che mi spaventa è sentirmi sola in questo modo di percepire la realtà, e di viverla.
    So*

  4. Commento di williamdollace on Ottobre 12, 2008 2:12 pm

    sì, le parole rimangono e solcano le menti, aprono cassetti, scardinano preconcetti, limano pregiudizi, grazie delle tue parole.

  5. Commento di Sophieboop on Ottobre 12, 2008 8:59 pm

    :D grazie a te per averle lette, ascoltate, capite.
    So*

  6. Commento di Taglia on Ottobre 13, 2008 7:47 pm

    occhio a come si usano però le parole ;) si corrono rischi di tutti i tipi;
    occhio a sentire la necessità di dover spiegare le parole, si corrono rischi di tutti i tipi;

  7. Commento di Sophieboop on Ottobre 13, 2008 9:05 pm

    Non ho paura di rischiare, se quelle parole sono assolutamente VERE. :D
    So*

  8. Commento di Taglia on Ottobre 14, 2008 3:20 pm

    hai ragione ;)

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