Burlesque & Design

2011 aprile 19

É stata una bella giornata, giovedì.

Così lucente far scivolare l’ansia che si solito mi prende alle spalle come olio sull’acqua. Mi sono fatta la doccia. Abbiamo fatto l’amore – le pose artistiche, le voci oscene – prima di concederci un po’ di mondanità. Mi sono messa un vestito che era rimasto appeso nell’armadio, in attesa della sua occasione. Chiaro e scuro, stretto stretto da strizzare il seno, un po’ gonfio – come se sapesse che lì avevo ancora bisogno di prendere aria – sulle gambe.

Persino il traffico non mi disturbava.

Poi siamo arrivati all’hotel – dio quanto avrei voluto collaudarne le camere, per sconvolgerle e poi ricomporle, intatte – dove si teneva la serata.
Di colpo… Burlesque! Piume lustrini sorrisi lo champagne che spruzza sulla pelle nuda, le mosse gli ondeggiamenti i sorrisi ammiccanti… Sono rimasta estasiata, anche se non era la prima volta che vedevo uno spettacolo. Quello spettacolo, quel sentire la bocca socchiusa, a metà tra un sorriso e un gridolino di entusiasmo (io ADORO Benbury Cross, la biondina tutta curve della foto). Arte che si aggiunge ad altra arte, quella del design, applicato all’erotismo e alla sensualità. Ho visto delle poltrone di tette che sembrano un po’ i miei cuscini, ma più belle. Ho visto poltrone caramellose.

Poi ho conosciuto un designer simpaticissimo, e a dir poco geniale, Raffaele Iannello. Quello che ha ideato i barattoli di tette delle foto, e molte altre cose che ben stuzzicano il mio istinto di pornomassaia della linea xxxkitchen… Inutile dire che questo post, in realtà, non finisce qui.

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