Fica o figa?

2009 settembre 2

Ogni volta che mi metto a scrivere qualcosa di vagamente erotico mi trovo davanti a questo dubbio, atavico, quasi esistenziale, che mi ingrippa il cervello. Devo scrivere “ficaofiga?

Nella stragrande maggioranza dei racconti erotici che ho letto finora (su carta, cioè editati da un editor professionista) ho sempre trovato “fica“. E in effetti, su una pagina, sta meglio leggere “fica”. E’ anche una bella parola, da vedere, da leggere velocemente in preda a quell’eccitazione che confonde le sillabe e non ti permette di leggere davvero, ma solo di intuire quale sia la reale composizione della parola. Scorre, si fa scopare dall’immaginazione e fottere con uno sguardo.

Ma parlando, ad esempio, non mi verrebbe mai naturale dire “fica“. Non credo neanche di averla mai usata, come parola parlata.

Perchè “fica” mi sembra una parola artefatta, lontana, immaginaria, un termine che vorrebbe essere volgare ma non ci riesce fino in fondo semplicemente perchè gli fa schifo e allora, da brava educanda, si ritrae nel guscio della sua “c“, così composta e ordinata. Mi sembra un vocabolo che userebbe solo da chi non vorrebbe mai, mai davvero, sporcarsi la lingua con certe sconcezze, e non è certo il mio caso.

Se provo a pronunciare questa parola frigida, se provo anche solo a iniziare una frase come “si tuffò nella mia fica come un affamato nella cucina di un ristorante” mi sembra che quella “c” mi si incastri tra le corde vocali come un fiocco di carne liofilizzata. Mi sembra di riuscire solo a immaginare un cartoncino ruvido scarabocchiato con una sanguigna stemperata, invece di sentire tra le pieghe delle sillabe l’odore umido di un organo pulsante.

Quindi, in un dialogo soprattutto, mi affretto a scrivere “f-i-g-a“. Ma poi guardo lo schermo e immagino il foglio su cui potrebbe venir stampata e l’occhiello di quella “g” mi sembra assolutamente troppo enorme, troppo desolato e troppo vuoto per indicare una vagina. Quella “g”, sembra il copertone di un camion. Andrebbe bene per la vagina di una vecchia puttana, forse. Ma non per quelle pallide e compatte. Andrebbe bene per spalmare avventure erotiche in faccia alle amiche, in mezzo a un bancone umido di birra e per apprezzamenti da strada.

Quella “g” di “figa” è sporca, è un’incrostazione di sudiciume, inezia e povertà. Se solo provo a scrivere “amo la  tua figa” mi prudono gli occhi come se quella parola fosse un divano imbottito di pulci e zecche, tanto che vorrei grattare via quello scarabocchio con la carta vetrata. O Una raspa. Magari le unghie. Quella “g” mi fa tanto schifo che finisco per cancellarla, chiudendo anche gli occhi quando premo quel grosso tasto per debellarla.

Spesso e volentieri, risolvo questo dilemma tra scritto e parlato con il generico pronome “-la“.

Non so perchè, ma con la parola “cazzo“, non ho lo stesso problema.

E poi mi chiedo: perchè il correttore di word segna “si masturbava” in rosso errore-imperdonabile? Che la graffetta Clippy, oltre ad essere rompipalle, sia anche moralista?

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Altri pensieri:

  1. the great H. permalink
    settembre 2, 2009

    un CIAO a tutti è molto doveroso,
    direi che:
    BUKOWSKY direbbe: “la fica è fica, la figa è figa; in genere preferisco scrivere fica al posto di figa ma è solo perchè mi piace dirlo alle ragazzine quando me le fotto”
    BUNKER direbbe: “scrivo “fica” solo perchè “figa” è più femminile e, in carcere, quando ti fotti il culo pelato di qualche frocetto c’è poca femminilità”
    io scriverei FIGA per un semplice motivo: ti riempie la bocca.
    pensa alla parola “fica”… è un coltellino da stadio, uno di quelli che nascondi nel palmo della mano per soprprendere il tifoso avversario, il quale strabuzza gli occhi una volta che colpito e sente il dolore (non-mortale ovviamente se no che coltellino sarebbe?).
    La parola “fica” fa lo stesso effetto, è una sorta di bagliore.
    Pensa ora alla parola “figa”… è un flash vero e proprio, come un diretto in pieno naso, il naso si rompe e si è totalmente accecati dal dolore….BAM!
    scusa se mi sono dilungato troppo.
    Ho sempre sostenuto che sei brava in quello che fai, meglio di molti altri, quindi non mi spreco in commenti sul tuo blog.
    ciao a tutti di nuovo.

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  2. settembre 2, 2009

    Ciao!
    altro che dilungarti troppo, quello che hai scritto e come lo hai scritto mi sta dando da riflettere… penso quasi che potrei convertirmi anch’io alla FIGA letteraria e fare un bel find/replace nei miei racconti :)
    forse dovrei fidarmi di più della lingua orale… dire fica mi ha sempre saputo un po’ di plastica, di sessualità insipida e sapori frigidi.
    Felice che il mio blog ti piaccia, o continui a piacerti :D
    So*

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  3. hose64 permalink
    settembre 2, 2009

    Ciao,
    mi permetto anch’io di disquisire su tale argomento con un umile considerazione…
    Trovo Fica più duro, più volgare, io la parola Fica la uso quando voglio sembrare duro. Quella “c” effettivamente fa incespicare la fluidità della parola.
    Preferisco Figa, scivola meglio, mi sembra una parola più dolce, più “umida”…
    E poi dai un’ochiata alla “g” non sembrano proprio i due “buchini” ????

    Ogni tanto se voglio proprio fare il raffinato uso… ” il tuo sesso” ma mi sembra un’intercalare un po’ troppo freddo…..

    Comunque la si chiama rimane sempre una cosa meravigliosa…
    A presto.

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  4. Taglia permalink
    settembre 2, 2009

    Io direi che, nonostante siano sinonimi, in realtà come tu hai sottolineato, e così the Great H, fica e figa hanno due diversi livelli espressivi e di senso. Ecco, si possono usare entrambi non in modo intercambiabile ma in base alla situazione concreta, a ciò che si rappresenta: certi personaggi o in certe storie, situazioni ecc. può starci fica (anzi può starci solo fica), in altre figa ;) che poi non è un atteggiamento paraculo, è sfruttare al massimo l’espressività della lingua

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  5. settembre 2, 2009

    @hose65: Sì, anche secondo me è troppo freddo… come “il tuo membro”… non fa mica parte di un’associazione!
    Sono quasi giunta alla conclusione che forse si dovrebbe scrivere “fica” ma leggere “figa”
    @Taglia: anche il tuo è un valido punto di vista!
    @tutti. ecco, il problema è che, ogni volta che sento diverse argomentazioni, mi sembrano tutte estremamente sensate. C’è un po’ di verità in ognuna delle cose che avete scritto.
    So*

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  6. OnlyForYou permalink
    settembre 2, 2009

    Come hanno già detto altri, pur essendo due sinonimi molto simili, hanno un diverso suono, che le fa diventare applicabili in diverse situazioni.
    Sono concettualmente concorde con Taglia, a seconda del caso va scelta quella più appropriata.

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  7. marasmi permalink
    settembre 2, 2009

    votato, cara. detto per inciso, è un problema che mi sono posta anch’io, senza averlo mai risolto del tutto. ma, privilegiando altri generi di scrittura che non quella erotica, mi si presenta raramente. trovo comunque che “fica” sia più deciso, abbia un carattere, mentre “figa” assomiglia di più allo scivolone di uno sbarbato che si dibatte ancora tra il suo timor divino e i suoi pruriti puberali. bacio! m

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  8. settembre 2, 2009

    Non lo so, “fica” mi lascia sempre un po’ diffidente. Come se fosse irreale, come se non significasse “vagina”, ma “la traduzione letteraria di vagina”.
    Uffa. Credo che in fin dei conti, davvero, dipenda dall’uso: esatatmente come in una lezione di anatomia di dice “pene” e in camera da letto si dice “cazzo”.
    So*

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  9. OnlyForYou permalink
    settembre 2, 2009

    Ma a questo punto la domanda si potrebbe estendere… meglio “cazzo” o “uccello”?
    Tra l’altro ci sono tanti di quei modi di chiamare gli organi sessuali, che ci si potrebbe scrivere una enciclopedia.

    Piccola nota: notare come siano disponibili nomi volgari per svariate parti dei genitali maschili ma invece siano disponibili i nomi volgari per due parti femminili.

    Uno è per il clitoride, l’altro per il sesso femminile in senso esteso. Infatti quello che viene usato per il sesso femminile è molto generico, indica tutto il sesso femminile, e in effetti non indica la vagina in modo particolare, viene usato anche per indicare la vulva, le grandi labbra… una dimostrazione (a parere mio) della poca attenzione che viene data alla fisicità femminile.

    Pare però che ci sia una remota tribù in una isoletta del pacifico dove esistono, nel linguaggio volgare, i nomi per ogni singola parte del sesso femminile. Pare anche che li le donne abbiano molte attenzioni da parte degli uomini nei momenti di intimità. :-)

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  10. settembre 2, 2009

    Non intendevo spingermi fin qui, ma grazie per il contributo linguistico-filosofico :D Non lo sapevo e, forse, non ci avevo mai pensato.
    Cmq, no, non è la stessa cosa di “cazzo” e “uccello”, ma di due parole praticamente omofone, che hanno una sola lettera di differenza e il loro uso nella lingua scritta. Quelli maschili, sono proprio termini sonoramente ed etimologicamente diversi, quindi, il problema a mio parere non si pone.
    So*

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  11. Benedetto permalink
    ottobre 20, 2009

    Introduco la variabile geografica: io sono di Firenze e qui tutti dicono, scrivono e pensano “fica”….
    Probabilmente perché la “c” si aspira molto più facilmente, il che rende la parola più naturale col nostro parlare.
    “Figa” invece suona al nostro orecchio piuttosto ridicolo, più vicino ad uno stereotipo del modo di parlare del “milanese rampante” (l’ho detto, stereotipo, niente di neppure vagamente campanilista…) che non a qualcosa di neppur vagamente eccitante.
    Mi rendo peraltro conto solo leggendo questo post che, quando leggo, sostituisco più o meno inconsciamente “figa” con “fica” se il testo stimola la mia eccitazione…

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  12. ottobre 20, 2009

    Insomma, è un fottuto casino, no? Ecco l’altro lato della medaglia di parlare e scrivere una delle lingue più belle del mondo…
    So*

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  13. Ermetico permalink
    novembre 2, 2009

    Io sono di Roma e anche da noi si dice “fica” (continuano le varianti regionali). C’è però da considerare l’etimologia del termine; potrebbe derivare dal francese “la figue” che indica il frutto fico, ma è arduo trovare il nesso. Un grosso ciao.

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