I sex toys e il sentimentalismo nell’uso dei vibratori

2009 gennaio 9

Per certe cose, ogni volta è la prima volta.

E ogni volta io mi imbufalisco come mai prima quando leggo cazzate stereotipate riguardo i sex toys e chi li utilizza.

Premetto che io adoro i toys e che quando mi trovo in un negozio che ne vende – sexy shop con vetrine oscurate o erotique boutique che sia – sembro una bambina nel paese dei balocchi e che quindi posso essere un soggetto un tantino particolare e bizzarro, a cui scappano esclamazioni tipo “oddio che bello delle palline anali a forma di fragola!“.

Detto questo, io sarò anche un soggetto particolare, ma le cazzate rimangono cazzate, e i luoghi comuni diventano sempre più affollati di ipocrisia e vuoti di significato.

Ieri sera mi è capitato di sfogliare una rivista per donne tipo “stili di vita sani e blablabla” acquistata causa dvd “fitness smaltimento accumuli indesiderati di adipe”. Nella pagina riservata alle lettere con annessa risposta del direttore c’erano non una, ma ben due lettere (probabilmente scritte dalla redazione stessa, ma va beh, io sono passionale e mi arrabbio lo stesso) che riprendevano un certo articolo del numero precedente, dedicato ai sex toys. Lo spazio era evidenziato dalla doppia pagina dell’articolo e da una scritta in rosa, che fa molto soft, “L’inchiesta che fa discutere“.

Intanto, finchè i sex toys saranno qualcosa “che fa discutere” non saranno mai trattati in maniera naturale, normale ma come qualcosa di scabroso e perverso, e si continuerà a veicolare all’opinione pubblica (che non è il singolo, ma la collettività, e non è per nulla democratica) l’impressione che siano oggetti “da maniaci fornicatori con pericolose disfunzioni della personalità”.

Quello che faceva discutere poi, a quanto ho potuto dedurre dalla doppia pagina pink, erano olii da massaggio/lubrificanti, manette, papere vibranti, nipples di strass e anelli vibranti. Non voglio proprio immaginare un servizio sulle palline anali a forma di fragola di cui parlavo prima.

La prima lettrice ringraziava la testata perchè con il sopracitato articolo ha contribuito a sdoganare la sessualità femminile dai vecchi archetipi (iniziativa comunque meritevole, soprattutto in un paese come l’Italia) e chiedeva consiglio su come coinvolgere il marito nell’utilizzo di sex toys, senza che lui si trovasse deluso nello scoprire una donna diversa da quella romantica, tutta casa e famiglia. E qui, mi sono incazzata.

Perchè finchè non si riuscirà a pensare che anche usare sex toys possa essere romantico, non si andrà mai da nessuna parte nello “sdoganare” qualsiasi sessualità. Finchè non si accetterà l’idea che la donna (e la donna dovrebbe farlo per prima) che gode e ha fantasie sia la stessa che lavora e prepara un piatto di pasta, finchè non si accetterà che possa essere romantico – perchè dietro si sono un sentimento, una passione e un’emozione – anche usare un vibratore, un dildo e una bella corda da bondage, si continuerà ad essere sessualmente frustrati. Uomini e donne.

L’archetipo che bisogna sdoganare davvero, è sempre il solito, secolare pensiero, che la donna che gode sia una “donnaccia”. Fottute principesse e principi.
Perchè poi, visto che la principessa non è abbastanza donnaccia e non deve esserlo (perchè se no il principe non la vuole più, visto che lui non vuole stare con una donnaccia, che è poco decoroso), il principe prende il suo cavallo e se la va a cercare la sua donnaccia, un’altra donnaccia, mentre la principessa, romantica regina del focolare, attende il suo ritorno con l’aspirapolvere in mano. (Magari lo stesso aspirapolvere in cui il principe ha infilato il pisello qualche ora prima).

Nella seconda lettera invece mi ha stupito la risposta del direttore, che a una lettrice che vorrebbe sperimentare l’uso delle manette, ha risposo che sono un modo un po’ hard per iniziare. E se le manette sono hard forse i cateteri uretrali sono soft.
Qui mi sono un attimino inalberata per la cultura limitata che si ha generalmente in quanto a sex toys. Spesso e volentieri i sex toys nell’immaginario collettivo sono associai ai vibratori e il resto è… nulla. Chissà poi perchè… forse c’è qualcosa nell’idea di vibrante che eccita molto… l’idea del piacere meccanico forse… o forse dell’essere tanto “perversi” da utilizzare l’ingegno per costruire macchine ssssesssssssuali.

Se solo sapessero che per fare “le porcate peggiori” si usano anche oggetti di uso quotidiano
Come al solito, non è l’oggetto in sè, ma l’uso che se ne fa, a fare la differenza.

Forse, per riuscire a riunire in un unico corpo, come dovrebbe essere da sempre, la donna libidinosa e quella romantica, si dovrebbe promuovere la sessualità domestica, o meglio casalinga. Non avete idea di cosa si possa combinare con un buono spazzolino elettrico, un piumino per la polvere e qualche molletta…

Altri pensieri:

  1. mah permalink
    gennaio 9, 2009

    passate le feste, rieccomi a leggere e commentare il tuo blog.

    “finchè non si accetterà che possa essere romantico – perchè dietro si sono un sentimento, una passione e un’emozione – anche usare un vibratore, un dildo e una bella corda da bondage, si continuerà ad essere sessualmente frustrati. Uomini e donne.”

    E qui il mah ci sta tutto.
    Fammi capire.
    Se penso che in una donna che si maturba o in due persone che si legano non ci sia necessariamente del romanticismo sono sessualmente frustrato?

    Ma cosa vuol dire romantico? Se distorci il senso delle parole, tutto è romantico. Ma non nel senso che tradizionalmente si è dato a questa parola, che anche in letteratura (oltre che nell’immaginario comune) è legata a temi come la negazione della ragione, l’eSotismo (non eRotismo), la vicinanza con la Fede e con l’amore per la propria patria.

    Ci sarà una ragione per la quale tutti (e anche tu) consideriamo romantici film come “Bravehearti” piuttosto che “Cicciolina e Moana Mondiali”?

    E poi sta storia che se uno non la vede come la vedi tu è un frustrato è proprio ridicola (scusami la crudezza). I sex toys fanno discutere, dov’è il problema?
    Che se fanno discutere non sono naturali?
    Ma SophieBoop è ovvio che non sono naturali, non nasciamo con le corde da bondage in mano.
    L’unico sex “toy” naturale è l’attributo sessuale che abbiamo alla nostra nascita. Il resto è un’invenzione della fantasia dell’uomo (nell’uso o nella produzione dell’oggetto) e quindi è normale che faccia discutere.
    Fanno discutere i cellulari, le auto, i computer… perchè non potremmo discutere dei sex toys? Non pensi che alimentare questa differenziazione sia il modo migliore per “ghettizzare” un mondo che a tuo avviso dovrebbe non essere relegato nel ghetto?

    “Perchè poi, visto che la principessa non è abbastanza donnaccia e non deve esserlo (perchè se no il principe non la vuole più, visto che lui non vuole stare con una donnaccia, che è poco decoroso), il principe prende il suo cavallo e se la va a cercare la sua donnaccia, un’altra donnaccia, mentre la principessa, romantica regina del focolare, attende il suo ritorno con l’aspirapolvere in mano. (Magari lo stesso aspirapolvere in cui il principe ha infilato il pisello qualche ora prima).”

    Anche qui un bel luogo comune.
    Dici che dobbiamo evitare gli archetipi, e poi mi ricadi nell’archetipo protofemminista dell’uomo “macho” e della donna “angelicata”?
    Andiamo…. puoi fare di meglio ne sono sicuro.
    Alla fine mi sa che scava scava la vera bigottona sotto mentite spoglie sei proprio tu…

    ReplicaReplica
  2. Taglia permalink
    gennaio 9, 2009

    Ah, i sex toys, quante meravigliose invenzioni parto della mente umana :D mente umana che dimostra poi la sua capacità inventiva, diciamo creatività, quando trasforma in sex toys oggetti di uso quotidiano… lo spazzolino elettrico, il piumino, le mollette, oppure il barattolo della lacca :D

    ReplicaReplica
  3. Alberto permalink
    gennaio 12, 2009

    Approvo.

    ReplicaReplica
  4. gennaio 12, 2009

    ;)
    So*

    ReplicaReplica
  5. Alice permalink
    gennaio 27, 2009

    Dear Sophiiii,
    mi piace molto il tuo ‘articolo’. E sono sempre particolarmente contenta quando vedo che una nota marca di preservativi pubblicizza con tanto di arie mozartiane simpatici oggettini atti al piacere femminile (e non solo). Sarei potenzialmente più favorevole alle nude mani (di lui, di lei, di entrambi) perchè non c’è limite a quello che possono fare :) ma trovo i sex toys uno dei tanti modi di sperimentare.
    In ogni caso, sono convinta che certi tabù rimarranno tali ancora per molto tempo.
    Il più grande ostacolo lo vedo nel fatto che, normalmente, i sex toys sono uno strumento di piacere per LA DONNA che, in fondo in fondo, non se la deve godere troppo (non è vero maschietti?).
    Noi donne siamo state fornite di una sessualità particolarmente complessa, ricca di sfumature e pesantemente intrisa di psicologia e a volta gli uomini non la comprendono.
    Personalmente il migliore sex toy che conosco è il desiderare e sentirsi desiderate a tal punto da vedere il proprio compagno e se stessi perdersi totalmente nei giochi e nel contatto con l’altro/a.

    ReplicaReplica
  6. gennaio 27, 2009

    Concordo pienamente! Su tutto! Che bello saperci così affini!
    Io vedo grosse limitazioni sul fatto che i sex toys vengano generalmente considerati come dei sostitutivi del partner (che cmq non potranno mai sostituire). Di conseguenza, alcuni uomini si sentono minacciati, alcune persone pensano che usare sex toys sia indice di qualche disturbo sessuale e del non sapersi rapportare con il partner o con il proprio corpo, e la maggior parte della genete pensa che vengano usati esclusivamente in solitudine. Ecco, non è per niente così! Anche perchè ci sono modi molto più divertenti di giocare in compagnia, piuttosto che da sole!
    E’ vero, noi donne siamo molto complesse, sia dal punto di vista fisico che psicologico… e non c’è nulla di più eccitante del desiderare e sentirsi desiderate. Totalmente.
    So*

    ReplicaReplica
  7. un uomo permalink
    dicembre 28, 2010

    Condivido il tuo post al 100%. La verità è che le donne hanno potenzialità sessuali molto, molto superiori a quelle degli uomini. E questo, sotto sotto, fa paura a tutti gli uomini. E forse anche a qualche donna.
    La società e la cultura maschilista hanno inventato un’infinità di strumenti di repressione (si pensi al burka, all’infibulazione, alla lapidazione per le adultere) solo per tenere a bada la prorompente sessualità delle donne. Che invece, per me, é una preziosa fonte di energia … ;-)

    ReplicaReplica
  8. dicembre 30, 2010

    Personalmente, credo che l’energia sessuale e l’amore carnale siano state represse e che reprimerle – come anche l’eccesso di libertà, l’ho spiegato in un post recente – sia una tecnica di controllo molto usata e molto efficace… ma credo anche che uomini e donne abbiano sostanzialmente lo stesso potenziale, è l’energia della vita :D

    So*

    ReplicaReplica
  9. Christian permalink
    aprile 1, 2011

    Sai, mia moglie era poco propensa all’utilizzo…ma ho insistito tanto per comprargliene uno.
    Ha ceduto su un vibratore. Pensava che fosse “obbligata” a doverlo utilizzare da sola. Stolta.
    Essere io il Comandante del suo piacere non ha prezzo!
    Già dal primo utilizzo ha scoperto un mondo nuovo.
    Ora non ne fa a meno. E spesso, aspettando il mio ritorno da lavoro, inizia il suo divertimento, fremente e impazzita come mai prima.
    I sex toys sono un tabù finchè non vengono provati.
    Probabilmente devono solo aspettare il loro tempo prima di esser sdoganati nella fascia della normalità.
    Il sesso lo hanno reso un tabù per secoli, ce ne vuole di strada per potersi riprendere la sua libertà.
    Nel frattempo, noi “rivoluzionari” non ci fermiamo di fronte a pensieri di gente fintamente bigotta.

    E’ sempre un piacere leggerti

    ReplicaReplica
  10. aprile 4, 2011

    @Christian: grazie!
    So*

    ReplicaReplica

Cosa ne pensi?

Nota: Puoi usare il basic XHTML nei tuoi commenti. La tua email non sarà mai pubblicata.

Segui questi commenti via RSS