Mini-guida al sesso anale

2009 luglio 6

Non capisco perchè, ogni volta che ordino un analcolico, il cameriere faccia una smorfia che è un misto tra lo schifato – perchè non bevo alcool (quella sera) – e l’ammiccante-malizioso. Come se ci fosse qualcosa di male nel prenderlo nel culo, e nel farselo anche piacere. Su entrambi c’è un mito da sfatare: analcolici e sesso anale non fanno male. Non necessariamente, almeno: basta prendere dei piccoli accorgimenti.

Ma se per gli analcolici basta non attaccarsi alla bottiglia di sciroppo alla fragola o al cocco per evitare iperglicemia e un vero effetto anal-colico, per il sesso anale il discorso è un po’ più complesso, e che arriva molto più in profondità di quanto si creda (?).

Io credo fermamente che il sesso anale sia sopratutto una questione di flessibilità mentale, ovvero: se sei convinta/o che ti farà male e che non ti piacerà, ti farà male sicuramente, anche se sono stati presi tutti gli accorgimenti del caso, perchè sarai contratta/o, aspettandoti di sentire male, un male che spesso viene descritto in maniera straziante. Mentre se lo vuoi davvero e sei disposta/o all’idea che potrebbe anche farti un pochino male ma non sarà nulla di terribile (come può essere in realtà), potrà facilmente trasformarsi in un’esperienza molto gratificante per entrambi.

Ovviamente ci sono dei “trucchetti” che potrebbero facilitare l’accesso all’angusto pertugio. Bisogna abituarsi all’idea che entri qualcosa da dove di solito qualcosa esce, e che ci sembra piccolo, ma che in realtà è molto più capiente ed elastico di quanto si pensi: una volta effettuata questa manovra mentale, tutto sarà più facile e piacevole.

  1. LA VOGLIA. Bisogna averne voglia davvero: voglia di sperimentare, di provare sensazioni nuove, diverse e anche strane, voglia di prenderlo nel culo, di sentire il suo cazzo saldamente tuo, stringendolo nel posto più sconcio del tuo corpo. Se non è così, è sicuro che il buco del culo si stringerà tanto che farà male anche infilarci un pensiero.
  2. IL TEMPO. Non fare mai le cose di fretta, sopratutto all’inizio: bisogna prendersi tutto il tempo che serve per far crescere l’eccitazione e il desiderio: di voi, di compenetrarvi, di amarvi, di scoparvi e di godervi l’un l’altra/o.
  3. L’IGIENE. Prima di far entrare qualcosa nel lato B è meglio assicurarsi che qualche altra cosa sia uscita da un tempo sufficiente a garantire l’assenza di sorprese. Se proprio si vuole andare sul sicuro, un clistere è l’ideale. Ah, non si ripete mai abbastanza: il bidet ESISTE per la nobile causa del culo pulito, cosa fondamentale, visto che esistono molteplici modi per passarsi virus e batteri anche via anilingus (leccare il buco del culo).
  4. IL GOLDONE. Usate sempre il preservativo perchè, anche se non si può rimanere incinte da dietro, c’è sempre la questione igienica da prendere seriamente in considerazione: un culo è sempre un culo e, oltre ad essere presumibilmente un po’ pieno di schifezze, anche alla lontana, è ormai noto che sia anche uno dei migliori modi di prendersi una bella malattia venerea, il che non è propriamente un figata.
  5. LA VASELLA. Usate un buon lubrificante a base d’acqua ( va d’accordo con i preservativi) e non siate avari con le dosi. Ci sono anche quelli leggermente anestetici, che fanno un po’ effetto mentina o scoiattolo della Vigorsol.
  6. LA POSIZIONE. La comodità prima di tutto. Nell’immaginario dell’incularella la posizione più nota è a 90, ma per i principianti consiglio di sdraiarsi sulla schiena, sollevando le gambe e avvinghiandole al corpo del partner o poggiandole sulle sue spalle – una variante della posizione del missionario, solo che il buco è diverso. Per esperti e temerari, la cowgirl e la reverse cowgirl.
  7. LA DILATAZIONE. Non andate subito al sodo: per evitare la sensazione (e a volte non solo quella) di dolorosa lacerazione bisogna rilassare la parte in maniera adeguata. Io procederei così: un po’ di sesso orale – magari una 69 – per poi passare a leccare anche il buchino, iniziando quando è ben lubrificato a dilatarlo un po’ con un dito e, quando è più rilassato, con due dita o con un piccolo vibratore (la vibrazione rilassa mooolto bene) condito da un bel po’ di lubrificante. Quando le sensazioni inizieranno ad essere piacevoli, sicuramente il culo sarà molto più disponibile ad accettare o un vibratore/dildo di realistiche dimensioni o con il nostro eroe Cazzo Reale, che a questo punto, tutto unto e contento si tufferà nel culetto dilatato a dovere senza dolore e con godimento lussurioso per entrambi.

Enjoy your ass.

Altri pensieri:

  1. giorgio permalink
    luglio 6, 2009

    Ciao Sophie, leggo piacevolmente tutti i tui articoli e questo devo dire che mi ha stuzzicato in modo particolare…
    Visto la tua apertura mentale… in questo settore ti volevo chiedere se ti ha mai stuzzica l’idea del sesso anale .. al rovescio… cioè quando sei tu (sei hai mai provato) e praticarlo al tuo compagno….

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  2. luglio 6, 2009

    Beh, il pegging (quando è lei a penetrare lui con uno strap-on) è una pratica molto diffusa e sicuramente stimolante, soprattutto permette di mettersi un po’ nei panni dell’altro sesso e credo che sia proprio questo, più che il piacere fisico che ne deriva, ad affascinare molti.
    So*

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  3. tiny permalink
    luglio 6, 2009

    Io a questa apertura mentale non riesco ad arrivarci, eppure dopo aver partorito non dovrebbe spaventarmi un po’ di dolore ma tant’è…

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  4. luglio 6, 2009

    I gusti son gusti, nessuno deve sentirsi obbligato a fare qualcosa che non solo non piace, ma non stimola neanche una fantasia piacevole :)
    Cmq, non fa male come si dice, solo, bisogna averne fisicamente voglia e, come dicevo, se non è così, meglio lasciar perdere :)
    So*

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  5. williamdollace permalink
    settembre 25, 2009

    sei una fantastica teorica degli orifizi!

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  6. settembre 25, 2009

    Anche pratica ;)
    So*

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  7. mario permalink
    ottobre 10, 2009

    E’ bellissimo. Posso rubartelo?

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  8. ottobre 10, 2009

    Se mi citi e linki certo! :)
    So*

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  9. mario permalink
    ottobre 10, 2009

    grazie

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  10. Andrea Dragone permalink
    ottobre 11, 2009

    Ho 45 anni e francamente non ho la fissa del sesso anale, anzi, l’ho sempre considerata un’eventualità, una variante e nulla più. Leggendo il tuo post, pensavo che con tutte le donne che ho amato (le stesse con cui ho avuto rapporti sessuali) ho avuto rapporti anali e sono stati sempre rapporti che sublimavano un amore profondo. Infatti, in particolare non mi ritrovo sul tuo punto 2, il tempo. Nessuno di questi rapporti anali l’avevo e l’avevamo programmato, è sempre stato qualcosa che arrivava durante un rapporto sessuale come un’esplosione, come effetto di una voglia di compenetrazione totale. Insomma, per me il rapporto anale è bello se viene quasi per caso, quando tutti e due lo vogliono. E in queste situazioni confesso di non aver rispettato mai anche gli altri punti da 3 a 7.

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  11. ottobre 11, 2009

    @Andrea: sono d’accordo con te e per esperienza personale neanche io ho mai programmato di fare sesso anale, e anche io l’ho sempre vissuta come un’esperienza molto intensa. Insomma, io stessa non seguo pari pari quello che ho scritto, semplicemente perchè mi conosco e sono consapevole dei miei limiti ecc… però ci sono anche molte altre persone che non hanno esperienze o che vorrebbero averle ma hanno un po’ di timori (ho scritto questo post perchè più di una persona mi aveva chiesto consigli a riguardo)… i punti che ho elencato credo possano essere utili a chi si approccia al sesso anale per la prima volta, anche se, ovviamente, è la voglia è il punto più importante.
    So*

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  12. Andrea Dragone permalink
    ottobre 12, 2009

    Questo post è veramente un’ottima guida per chi si voglia avvicinare al sesso anale. Che hanno ispirato le mie parole proprio perché lo condivido. Aggiungo che una cosa che spero sia utile: mi sono dato la regola di avere rapporti anali soltanto nei casi in cui la donna non mi chiede di usare un lubrificante. Assicuro gli uomini che magari si fa meno volte, ma il sesso anale fatto quando la donna lo vuole e lo domanda (e di conseguenza è ben dilatata e non ha bisogno di lubrificante) è splendido.

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  13. ottobre 12, 2009

    Confermo. E mai sottovalutare le proprietà dello sputo. :D
    So*

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  14. Narciso permalink
    ottobre 20, 2009

    L’ho preso nel culo la prima volta a 14 anni, debbo dire che i consigli valgono tutti, ma penso che solo tre cose siano esatte, igiene, preparazione e volgia, poi tutto diventa soddisfacente e bellissimo. Un attimo di dolore poi il piacere ti pervade fino afarti impazzire.

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  15. ottobre 20, 2009

    A volte non c’è neanche l’attimo di dolore…
    So*

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  16. Benedetto permalink
    ottobre 29, 2009

    Ciao Sophieboop, guarda qui che perla:
    http://www.youtube.com/watch?v=9Ibxs6–lFI

    Non meriterebbe un post tutto suo…?

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  17. ottobre 30, 2009

    Ass-olutamente sì!
    So*

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  18. crociera04 permalink
    settembre 21, 2011

    hai ragione , il massimo è prenderlo nel culo in pecorina dopo aver fatto un bel 69!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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